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Anonimo

Le iniziative ecologiche di una città italiana: Tropea


Tropea è un paese della regione Calabria, nel sud Italia, il cui centro storico regna su bianche rocce di tufo che si ergono su un mare cristallino. Sia le meraviglie dei suoi fondali e delle sue spiagge, note come Costa degli Dei, sia i suoi prodotti alimentari, come la cipolla rossa, sono famosi in tutta Italia. Per una regione notoriamente arretrata, il reddito e l'attrazione turistica generati da Tropea rappresentano un orgoglio e, forse, una speranza di riscatto. D'altra parte, la sua rara bellezza ci ha fatto verificare se in questi tempi, più attenti che in passato alle tematiche ambientali, sia ancora possibile trovare esempi di cattiva amministrazione e gestione delle nostre ricchezze naturali, che in questo caso sarebbero particolarmente spiacevoli.


Il primo fatto da riportare è sicuramente l'assegnazione della "bandiera blu" da parte di Omnia è nel 2022. "Omnia è l'azienda leader nel Sud nel settore dell'energia. Opera anche nelle regioni di: Basilicata, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna. In Calabria, la sede centrale, che comprende tutte le altre società appartenenti allo stesso gruppo, si trova nella città di Cosenza (in realtà a 120 km da Tropea). Il gruppo è nato con l'obiettivo di aiutare i propri clienti a ridurre i costi energetici migliorando l'efficienza dei consumi. L'azienda stessa può vantare una classe energetica molto alta (A+) nei propri stabilimenti, ed è anche un esempio di come le motivazioni economiche si armonizzino con gli imperativi ambientali: minori costi significano meno energia utilizzata e minori volumi di emissioni di CO2. Tuttavia, il premio che abbiamo citato non è una prerogativa privata.


Istituite nel 1985, le Bandiere Blu vengono assegnate ogni anno ai comuni che compiono sforzi ecologici e hanno un valore internazionale. Le conseguenze del riconoscimento sono innanzitutto economiche (sotto forma di visibilità turistica), ma hanno anche effetti positivi a livello locale, innescando circoli virtuosi e incoraggiando i cittadini e l'amministrazione a non rischiare di perdere questo riconoscimento. L'ente incaricato di effettuare le valutazioni è la "Fondazione per l'educazione ambientale" che comprende 60 Paesi in Europa, Africa, Asia, Oceania e Nord e Sud America. I premi sono quindi uno dei 5 programmi di educazione ambientale istituiti dalla Fondazione, gli altri sono: Eco-Schools, Young Reporters for the Environment, Learning about Forest e La Clef Verte.


Venendo alle iniziative concrete premiate dal Comune, è necessario parlare del rinnovamento completo del sistema di illuminazione pubblica a livello comunale. Nel 2022, il Comune ha annunciato un progetto di lavori pubblici da 70.000 euro, cofinanziato dal Ministero dell'Interno, che prevedeva 41 nuovi impianti con tecnologia a diodi a emissione luminosa (LED). Questa permette di avere un miglior rapporto energetico in relazione all'intensità luminosa e di controllare il calore, garantendo così una maggiore affidabilità. Attualmente i lavori sono stati completati e il 100% del sistema di illuminazione è stato sostituito. Il risparmio energetico associato dovrebbe essere superiore al 66%, con una riduzione di circa 150 tonnellate di CO2. In realtà, la portata del progetto è ancora maggiore, in quanto fa parte del "Public Energy Living Lab", altrimenti noto come "PELL", un'iniziativa promossa dall'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie. Legati a questa sponsorizzazione pubblica sono i certificati di risparmio energetico o "certificati bianchi", che in Italia non solo certificano il risparmio energetico ma costituiscono anche un titolo per ottenere contributi economici. Se questo è tutto per la parte pubblica, va ricordato che il progetto ha avuto anche una parte privata: "City Green Light", la principale azienda italiana del settore, che ha investito ulteriori 600.000 mila euro.


Sebbene l'illuminazione possa avere un impatto sull'esperienza di cittadini e turisti, ad esempio rendendo più piacevole una passeggiata sul mare, la risorsa più importante è certamente il mare stesso. Tuttavia, da questo punto di vista i risultati sono meno positivi. L'inquinamento delle acque può assumere due forme: i rifiuti (soprattutto quelli di plastica) e gli inquinanti chimici. Nel primo caso, il sindaco ha promesso di rendere Tropea un comune plastic-free entro quest'anno. Finora ci sono state ordinanze come quella che vieta il rilascio di palloncini in aria, ma anche accordi di collaborazione con Plastic Free, un'organizzazione di volontari che si dedica alla raccolta dei rifiuti. Tuttavia, l'inquinamento chimico è ancora un problema: anche se di recente sono stati sequestrati 5 depuratori nell'operazione "Deep", siamo ancora lontani da una cultura della gestione ordinaria. Spesso motivazioni politiche impediscono una corretta gestione dei fondi pubblici, ma se questo è un problema generale, è forse più grave in un territorio turistico la cui risorsa marina è la più importante.



Fonti:

Immagine: GettyImages



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