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Alice Menegon e Sara Fornasier

Parigi, capitale della transizione climatica: è possibile?



Lo sviluppo sostenibile è sempre più al centro delle politiche degli Stati, tra cui la Francia, che si distingue per il suo impegno nella transizione verde. La capitale ha ospitato la conferenza che ha dato vita all'accordo sul cambiamento climatico che porta il suo nome. Inoltre, Parigi si impegna ad essere la prima ad attuare azioni a favore dell'ambiente. In termini di trasporti, la città incoraggia il trasporto pubblico e il car-sharing; in termini di infrastrutture, promuove progetti come Clichy Batignolles e altri ancora. L'obiettivo più ambizioso è quello di diventare carbon neutral entro il 2050.


Come raggiungere la neutralità?

"Paris Change d'Era" è uno studio commissionato dal sindaco Anne Hidalgo con l'obiettivo di rendere la città carbon neutral entro il 2050. I ricercatori hanno previsto una riduzione delle emissioni di CO2 del 50% nel 2030 rispetto al 2004 e dell'80% nel 2050 (Rapporto "Paris changes era", 2017). Questo sarà possibile anche grazie alle energie rinnovabili: attraverso pannelli fotovoltaici che compenseranno circa due milioni di tonnellate di CO2 nel 2050 e turbine eoliche che saranno incrementate in tutta la Francia (ibidem, 2017).

Un altro pilastro è rappresentato dai trasporti e secondo il rapporto, entro il 2050 il numero di auto in circolazione sarà dimezzato, passando dalle 600.000 del 2016 a 300.000. Inoltre, il numero medio di persone per veicolo potrebbe aumentare da 1,1 a 2, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e incoraggiare la condivisione dell'auto. Infine, anche il settore dei consumi è soggetto a cambiamenti: in questo caso, vogliamo incoraggiare l'economia circolare, la produzione locale e la riduzione dei rifiuti. Questi sono alcuni dei pilastri del piano che vede Parigi come una città verde e a zero emissioni entro il 2050, diventando un esempio per le altre città europee.


Clichy-Batignolles: un caso interessante di futura urbanizzazione verde

Rue Cardinet © Sergio Grazia

Un altro importante progetto a cui sta lavorando la città di Parigi si trova nel 17° arrondissement, a Clichy-Batignolles. Si tratta di un progetto molto ambizioso e su larga scala, che copre 54 ettari, realizzato nel 2002 dal Comune di Parigi. L'obiettivo è quello di creare una nuova qualità urbana, con la creazione di più abitazioni e spazi verdi. In effetti, il quartiere si sta sviluppando attorno a un parco esistente di 10 ettari, il Martin Luther King Park. Il termine ultimo è il 2023, ma una parte è già stata completata nel 2007. Questa parte della città è molto strutturata dal punto di vista dei trasporti, grazie alla linea ferroviaria Saint Lazare e alla tangenziale. Questo rende difficile la creazione di un nuovo spazio urbano già densamente popolato, garantendo la continuità urbana tra quartieri che sono stati a lungo separati da questo nodo ferroviario, rendendo l'area più piacevole da vivere. Infine, come si legge nell'articolo di P&Ma, "il quartiere ospiterà 7.500 abitanti e 12.700 posti di lavoro. Beneficerà di eccellenti collegamenti di trasporto pubblico, forniti da due linee di metropolitana, tra cui il prolungamento della linea 14 come parte del Grand Paris Express, due linee ferroviarie regionali e una linea di tram" (P&Ma, 2020).


Parco Martin Luther King © Giorgio Grazia

In conclusione, la città di Parigi si sta trasformando sempre più in una metropoli verde e si candida a diventare la prima capitale mondiale in termini di sviluppo sostenibile. Con i suoi progetti, Parigi sta cambiando epoca e Clichy-Batignolles ha voluto creare un esempio di modello di sviluppo urbano sostenibile, concretizzando l'ambizione di essere al tempo stesso funzionale e sociale, con una particolare attenzione alla sobrietà energetica, alla riduzione delle emissioni di gas serra, alla conservazione della biodiversità e alla gestione delle acque.

L'ambizione di Parigi è quella di essere un esempio di città modello di sostenibilità da emulare per le varie città europee e mondiali che devono affrontare gli stessi problemi. A questo proposito, secondo Essential Living, un sito inglese che ha utilizzato il Green City Index per un'analisi dettagliata di tutte le città europee, Parigi era la città più verde d'Europa già nel 2020. Per il "gran

numero di parchi, giardini, parchi giochi e corsi d'acqua" (Essential Living, 2020). Parigi sta così dimostrando che è possibile coniugare spazi verdi e spazi urbani, riqualificando aree periferiche degradate o trascurate, trasformandole in quartieri accoglienti, sicuri e piacevoli. Sono tutte strategie per resistere e combattere la crisi climatica e garantire una vita migliore alla popolazione introducendo spazi verdi in città.



BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Raphaël Ménard, Elioth Julien Dossier, Quattrolibri (2017), "PARIS CHANGE D'ÈRE Towards carbon neutrality in 2050", http://paris2050.elioth.com/pdf/170306%20-%20Paris%20Neutre%20Carbone%20-%20Rapport%20Complet_LD.pdf , consultato il 06.06.22

Parigi città ecologica: la "Ville verte" è un esempio per l'Europa contemporanea, (2015) https://risparmiovirtuoso.com/parigi-citta-ecologica/, accesso 10.06.22

Paris et Métropole amenagement "Clichy-Batignolles (Paris 17th), Une nouvelle qualité urbane pour le nord ouest parisien", (2019) https://www.parisetmetropole-amenagement.fr/en/clichy-batignolles-paris-17th, accesso 15.06.22

Andrea Barolini, Parigi, anno 2050. La rivoluzione (ecologica) francese, (2017) https://www.lifegate.it/parigi-2050-rivoluzione-ecologica, accesso 11.06.22

Melanie Hennebique, "Parigi è la città più verde d'Europa", (2020) https://www.vanityfair.fr/actualites/articles/paris-est-la-ville-la-plus-verte-deurope/80910, consultato il 20.06.22

Sviluppo sostenibile a Parigi, (2021) https://www.paris.fr/pages/le-developpement-durable-a-paris-5340, consultato il 20.06.22

Essential living, "Le città più verdi d'Europa", (2020) https://www.essentialliving.co.uk/blog/the-greenest-cities-mapped/, accesso 16.06.22

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